Fondazione Tercas ricorda l'impegno suo e dell'Acri nell'emergenza Coronavirus

TERAMO – Fondazione Tercas, che fa parte dell’Acri e con il suo patrimonio di circa 94 milioni di euro partecipa al "tesoretto" di circa 40 miliardi di euro delle fondazioni ex bancarie, dopo il lancio della petizione su change.org lanciata dal giornalista Alessandro Di Nunzio, oggi ha rilasciato una nota per ricordare che il dibattito sull’utilizzo dei fondi delle fondazioni ex bancarie per l’emergenza Coronavirus è aperto e con un ventaglio di posizioni assai differenziato. Nella stessa nota Fondazione Tercas ricorda cosa ha fatto e cosa stanno facendo a livello locale Palazzo Melatino e a livello nazionale gli associati dell’Acri per la lotta all’emergenza Coronavirus, sia dal punto di vista degli aiuti sanitari che dal punto di vista della ripresa economica dopo l’emergenza. Questo il testo della nota di Fondazione Tercas:

Nella giornata di ieri, 8 Aprile, è apparso su mezzi di comunicazione nazionali e locali un Appello lanciato sulla piattaforma change.org al mondo delle Fondazioni ex bancarie italiane, firmato da una serie di autori, storici, economisti ed ex componenti dei consigli d’amministrazione delle fondazioni bancarie e delle casse risparmio di caratura nazionale.

Già il giorno precedente sulla piattaforma lavoce.it altri due economisti Tito Boeri e Caludio Guiso firmavano un articolo dal titolo "LA CRISI SOCIALE E LA GARANZIA DELLE FONDAZIONI".

Si è aperto, insomma, un confronto sul ruolo che hanno e che potrebbero avere le Fondazioni di origine bancaria nel fronteggiarne l’emergenza causata dal COVID 19.

Oggi il confronto continua su VITA.it – Portale della Solidarietà sociale ed economica dedicato al racconto sociale, al volontariato, alla sostenibilità economica e ambientale e al mondo non profit – che pubblica due interventi:

FONDAZIONI GARANTI DEL CREDITO ALLE IMPRESE? UN NON SENSO (a firma di Carlo Borzaga e Felice Scalvini)

BORGOMEO: LE FONDAZIONI DI ORGINE BANCARIA CONTINUINO A INVESTIRE SUL CAPITALE SOCIALE (a firma di Carlo Borgomeo, Presidente di FONDAZIONE CON IL SUD*).

Di certo Il confronto ed il dibattito continueranno nei prossimi giorni così.

FONDAZIONI PER L’EMERGENZA CORONAVIRUS

Al riguardo preme ricordare  che ACRI (Associazione Casse di Risparmio  e Fondazioni) si è subito mobilitata  –  come avvenuto in altre situazioni di emergenza che il Paese ha dovuto affrontare negli ultimi anni (i terremoti dell’Aquila, dell’Emilia Romagna, del Centro Italia, l’alluvione in Sardegna, l’acqua alta a Venezia) – ed il 18 marzo scorso ha stabilito di avviare un intervento di sistema delle Fondazioni di origine bancaria, mediante il Fondo Nazionale Iniziative Comuni. Come in passato l’intervento è ispirato a due criteri: l’orizzonte temporale non guarda solo all’immediato, ma anche al post-emergenza, e i destinatari dell’intervento, che sono quelli con i quali le Fondazioni hanno stretti e consolidati rapporti di partnership e collaborazione.

FONDO DI GARANZIA PER ORGANIZAZIONI DEL TERZO SETTORE

Il Comitato esecutivo di Acri, riunito il 18 marzo, in videoconferenza, ha deliberato l’attivazione di un Fondo di garanzia rotativo a sostegno delle esigenze finanziarie delle organizzazioni di Terzo settore.

Con una dotazione iniziale di 5 milioni di euro, grazie a un effetto di leva finanziaria, il Fondo permetterà l’erogazione di alcune decine di milioni di euro di finanziamenti (rimborsabili in massimo 18 mesi), portando così liquidità a migliaia di organizzazioni.

L’erogazione dei finanziamenti avverrà mediante il sistema bancario.

Tale intervento è stato attivato con  la consapevolezza che, se per il mondo delle imprese il Governo sta mettendo a punto misure straordinarie di contenimento degli effetti collaterali dell’emergenza sanitaria, per il mondo del Terzo settore, in particolare dell’associazionismo, non sembrano disponibili misure adeguate a garantirne la continuità.

Le realtà del Terzo settore, infatti, oltre a subire le conseguenze dell’interruzione dell’attività, scontano una strutturale debolezza e fragilità dal punto di vista finanziario, che si accentua in questa fase che le vede impegnate nel concorrere a fronteggiare i disagi sociali delle fasce più deboli della popolazione, limitandone le possibilità di resilienza. Queste realtà, se non adeguatamente supportate sul piano finanziario, rischiano di subire contraccolpi che ne minano alle fondamenta le possibilità di sopravvivenza.

STANZIATI DALLE FONDAZIONI  GIÀ 35 MILIONI DI EURO

A questo intervento di sistema, si affiancano le iniziative già attivate sui territori dalle singole Fondazioni di origine bancaria, che per contrastare l’emergenza Covid-19, hanno già stanziato complessivamente oltre 35 milioni di euro.

FONDAZIONE TERCAS HA COSTITUTIO UN FONDO DI 150 MILA EURO.

Fondazione Tercas, per la sua parte, ha costituito un Fondo 150 mila euro assegnandone già 100 mila per progetti presentati da istituzioni ed associazioni del territorio impegnati per la realizzazione di diversi progetti che fronteggiano altrettante diverse emergenze.